Benché sia pensato per il momento in cui ci si avvicina, per la prima volta, ad un potenziale partner per verificarne le potenzialità prima di iniziare ad operare con esso, questo audit è adatto anche per partner consolidati che ancora non siano stati sottoposti a valutazione.
L’audit tocca 4 aspetti: adeguatezza industriale, solidità del sistema di qualità, conformità ambientale, responsabilità sociale. Su richiesta, è possibile includere un tratteggio di massima della situazione finanziaria in termini di affidabilità.
Questo audit è specifico per partner consolidati. L’audit ha come scopo quello di accertare in modo approfondito le capacità industriali e di controllo della qualità. Audit da ripetere ad intervalli regolari.
Audit ideato dal Customs and Border Protection (CBP) degli Stati Uniti d’America, nell’ambito di un programma per la sicurezza anti-terrorismo nelle catene di fornitura. L’audit si prefigge di incentivare le aziende sottoposte ad audit a rafforzare I propri sistemi di sicurezza ed è attualmente richiesto solo per gli importatori degli U.S.A.
Le cosiddette “Good Manufacturing Practices (GMP)” sono quelle procedure richieste dagli enti preposti al controllo della produzione e della vendita di alimenti e bevande, di prodotti cosmetici e farmaceutici e dei dispositivi medicali. Questo audit si prefigge, infatti, di verificare la conformità dei siti produttivi a tali regole.
Tuttavia, nonostante questo audit sia pensato per le merceologie di cui sopra, si rivela oltremodo adatto per ogni altro tipo di prodotto, specialmente quando sia richiesta una garanzia di tracciabilità della produzione.
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